AREA

DISABILITA’ - ANZIANI

 

PROGETTO INNOVATIVO

AZIONE cod. A 11

LIVEAS  DISTRETTO 26

 

Intervento

n° 5

 

 

TITOLO AZIONE

Centro Diurno

per malati di Alzheimer

 

 

 

 

 

 

OBIETTIVI

 

Da poco più di un decennio a questa parte si è assistito all’aumento progressivo di patologie invalidanti tra le quali le sindromi demenziali caratterizzate da una progressiva compromissione funzionale che determina incapacità a svolgere le attività del vivere quotidiano. La malattia di Alzheimer è la più comune causa di demenza; si tratta di un processo degenerativo che distrugge lentamente e progressivamente le cellule del cervello e colpiste pertanto la memoria e le funzioni mentali, determinando anche problemi come confusione, cambiamenti di umore e disorientamento spazio-temporale.

In conseguenza di ciò la demenza non colpisce solo il paziente, ma coinvolge tutta la famiglia sulla quale ricade un grande carico assistenziale ed emotivo.

Pertanto recentemente si sta cercando di intervenire attraverso l’offerta di servizi socio-sanitari integrati mediante interventi di carattere territoriale, semiresidenziale e strutture di sollievo.

Tra questi servizi si ritiene che il Centro Diurno rappresenti una delle risposte valide poiché esso è volto ad evitare l’istituzionalizzazione del paziente attraverso il mantenimento delle capacità residue, al controllo dei problemi comportamentali, al recupero mediante la riabilitazione fisica e psichica fornendo, al tempo stesso, sostegno alla famiglia.

 

OBIETTIVI

·    Prevenire l’istituzionalizzazione e l’emarginazione dei soggetti anziani affetti da Alzheimer favorendone la permanenza nel proprio ambiente familiare e sociale

·    Fornire sostegno psicologico, informazione e formazione alla famiglia

·    Farsi carico di quelle situazioni divenute troppo impegnative per i servizi di Assistenza Domiciliare, non in grado per le sue stesse caratteristiche organizzative, di garantire la necessaria intensità e continuità degli interventi

·    Fornire un ambiente stimolante e rassicurante

·    Superare la solitudine e l’isolamento affettivo coinvolgendo l’anziano attraverso forme di partecipazione attiva

·    Favorire l’integrazione fra i servizi specialistici dell’AUSL al fine di fornire servizi integrati

·     Rafforzare l’autodeterminazione della persona e della famiglia

 

 

DESTINATARI

Soggetti prevalentemente anziani non autosufficienti, in media 10 utenti, con forti limitazioni dell’autonomia psico-fisica e segni di una grave compromissione della funzione cognitiva e mentale e che necessitano di interventi riabilitativi e di sostegno non assicurabili a domicilio.

 

 

STRATEGIA

Il processo strategico di implementazione non si rivolge solo al paziente colpito dalla malattia, ma vuole coinvolgere la famiglia sulla quale ricade il maggiore carico assistenziale ed emotivo. Per questo motivo il Centro diurno nasce come servizio a carattere territoriale, il più vicino possibile alle necessità della cittadinanza.

L’accesso al Centro Diurno per i malati di Alzheimer avverrà su segnalazione dei Centri ospedalieri e dei medici di base.

 

DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA’

 

Il Centro Diurno si connota come servizio intermedio tra l’assistenza domiciliare ed il ricovero in strutture di lungodegenza ed è destinato a soggetti anziani non autosufficienti, con forti limitazioni dell’autonomia psicofisica e segni di una grave compromissione della funzione cognitiva e mentale e che necessitano di interventi riabilitativi e di sostegno che non possono essere assicurati a domicilio.

Il Centro si prefigge di realizzare interventi quali:

 

·          Servizio di Accoglienza, si prevede l’accoglienza giornaliera per sei giorni la settimana in orario compreso tra le 7,30 e le 18,30;

 

·    Spazi per il riposo, nella struttura, in uno spazio  adeguatamente arredato, al fine di permettere per il riposo;

 

·    Attività di socializzazione e ricreativa, si configura come opportunità di relazione, come pratica sociale finalizzata alla presa di coscienza ed allo sviluppo del potenziale inespresso. Così nella promozione del benessere dell’anziano l’utilizzo di tecniche ricreative e culturali si pone come risorsa di prevenzione e riabilitazione. Le attività ricreative sono previste quotidianamente, anche con il supporto di volontari; tra le iniziative, in base alle attitudini degli ospiti, si programmeranno attività di tipo artigianale, attività motorie, arti grafiche e manipolitative, conversazioni guidate, ascolto musica, animazione teatrale, etc.;

 

·    Assistenza alla persona, rientrano tutte le prestazioni che mirano a garantire un aspetto pulito e decoroso dell’ospite del centro: esempio pedicure, igiene e cura della persona; è prevista la presenza di operatori ausiliari socio sanitari, che possano garantire la supervisione e l’assistenza nell’esecuzione delle attività di base della vita quotidiana (uso dei servizi igienici/gestione dei presidi, mantenimento dell’igiene personale, ecc.);

 

·    Servizio infermieristico, il servizio verrà assicurato da infermieri professionali, da concordare con l’AUSL, che provvederanno alla somministrazione della terapia farmacologica nonché di riferire ai medici aggiornamenti sullo stato di salute;

 

·    Servizio di Segretariato Sociale, tale servizio vuole:

§          rispondere ad ampie e diverse esigenze di informazioni per garantire ai cittadini la conoscenza dei propri diritti secondo le proprie necessità

§         offrire consulenze, orientamento, smistamento nelle informazioni

§         fungere da osservatorio ed effettuare il monitoraggio dei bisogni e delle risorse

Il personale previsto, in possesso di titolo specifico, ha la capacità di interpretare la domanda di informazione e rispondere in maniera accessibile e con competenza professionale.

 

·    Servizio di supporto alla famiglia  ha lo scopo di alleggerire il carico assistenziale che deriva dalla malattia del congiunto attraverso l’attivazione di processi di comunicazione e di scambio.

 

 

TEMPISTICA

 

L’attività è prevista per tutto il triennio.

Il Centro Diurno sarà accessibile sei giorni la settimana con orari giornalieri compresi tra le 7.30 e le 18.30.

La permanenza presso il Centro Diurno viene concordata con frequenza e modalità compatibili con le esigenze dell’utenza e sulla base dell’organizzazione interna.

 

 

DEFINIZIONE STRUTTURA ORGANIZZATIVA

 

Si prevede di attivare il Centro Diurno nei locali dati in uso dall’IPAB Arciconfraternita S. Angelo dei Rossi, siti in via Ghibellina a Messina.

Nella struttura i soggetti non autosufficienti o parzialmente autosufficienti possono trascorrere circa sei ore in fascia oraria antimeridiana o post meridiana.

Si prevede il collegamento tra i servizi sociali dei Comuni, i servizi di salute mentale e riabilitazione dell’Azienda USL 5 e il Terzo Settore per migliorare e potenziare l’azione conoscitiva e di impatto sul fenomeno della malattia.

 

PERSONALE PREVISTO

·    1  Assistente Sociale (part time)

·    1  Animatore  (part time)

·    2  Ausiliari socio-sanitari  (tempo pieno)

·    2 Infermieri professionali AUSL 5 (tempo pieno)

·    1 Neurologo / Psichiatra AUSL 5 (a consulenza)

·    Volontari delle associazioni riconosciute.

 

 

COMUNICAZIONE

La comunicazione sarà garantita da sistemi di integrazione e raccordo periodici tra i soggetti coinvolti e in particolare tra i Comuni del distretto, l’AUSL e il terzo settore. La circolazione e lo scambio delle informazioni sarà utile per favorire nuovi inserimenti di soggetti malati di Alzheimer con esigenze specifiche.

 

 

 

BUDGET FINANZIAMENTO

FONDI LEGGE 328/00

 

 

 

annualità

annualità

annualità

TOTALE COMPLESSIVO

Spese personale

57.600,00

57.600,00

57.600,00

172.800,00

Costi di gestione: acquisto arredi, manutenzione, luce, telefono, riscaldamento e condizionamento, ecc.

 

 

 

30.000,00

 

 

 

11.100,00

 

 

 

11.100,00

 

 

 

52.200,00

TOTALE

87.600,00

68.700,00

68.700,00

225.000,00

 

CONTROLLI

E VALUTAZIONE

 

Indicatori di efficacia ed efficienza:

o       Maggior sollievo delle famiglie degli utenti accolti al Centro Diurno.

o       Miglioramento dei processi di attenzione e sensibilizzazione verso il malato di Alzheimer.

o       Miglioramento della capacità di accoglienza.

o       Formazione e motivazione del personale del Centro.

 

 

IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI E DELLE RISPOSTE

 

Il rischio di isolamento della struttura può essere ridotto con il costante e attento coinvolgimento della famiglia e della comunità locale e con la formazione e motivazione del personale del Centro.