AREA

FAMIGLIA, IMMIGRATI, POVERTA’

Intervento d’implementazione con modifica

AZIONE cod. D 5 – E 6 – F 7

LIVEAS  DISTRETTO 26

 

Intervento

n° 17 A

 

TITOLO AZIONE

 

INTEGRAZIONE LAVORATIVA

ATTRAVERSO BORSE LAVORO

PER SOGGETTI IN STATO DI GRAVE DISAGIO

SOCIALE E ECONOMICO

 

OBIETTIVI

 

L’erogazione di sussidi economici, istituiti per far fronte a momentanee difficoltà dei cittadini, negli ultimi anni  ha visto crescere la somma investita in modo rilevante. I sussidi utilizzati dai cittadini,  come risposta tampone alle situazioni di povertà cronicizzate,  sono insufficienti a garantire il minimo vitale ai singoli e ai numerosi nuclei familiari, spesso multiproblematici che ne fanno richiesta. E’ stato rilevato che  sono particolarmente vulnerabili e a rischio quei nuclei in cui il capo famiglia oltre ad essere disoccupato è un ex detenuto (o condannato e sottoposto a misure alternative alla detenzione), un invalido civile senza alcuna pensione, in una fascia d’età in cui è quasi impossibile il reinserimento lavorativo, spesso un uomo solo senza alcun reddito sufficiente per la propria sopravvivenza ( anche stranieri, regolarmente presenti).

 Per meglio sostenere queste situazioni si è ravvisata la necessità di rimodulare l’assistenza economica istituendo  borse lavoro e formulando progetti individualizzati. Questo percorso lavorativo viene individuato prevalentemente all’interno di Cooperative di tipo B che per la composizione mista, la loro filosofia costitutiva e per i fini che si prefiggono meglio possono rispondere a nostro avviso al sostegno di questa fascia debole di cittadini. Nel bilancio preventivo 2003 dell’Istituzione per i servizi sociali di Messina sono previsti  interventi come quelli sopra descritti, che necessitano di implementazione.

    

         OBIETTIVI

     *  Promuovere l’inserimento lavorativo, prevalentemente nelle  cooperative sociali di tipo B,

     *  Investire risorse economiche  finalizzate per promuovere  occasioni concrete di reinserimento sociale e lavorativo

     *  Favorire il superamento, dove esiste, dell’atteggiamento di attesa passiva e di delega ai servizi, e promuovere empowerment dei destinatari del progetto

*  Sperimentare una metodologia d’intervento integrata tra i diversi attori sociali coinvolti

 

           TARGET

N° 50 uomini senza occupazione, senza alcun reddito, soli, ex detenuti,condannati che scontano la pena fruendo di misure alternative alla detenzione, invalidi civili senza pensione, in particolare nella fascia d’età  superiore ai 45 anni,  nel territorio del D26.

STRATEGIA

 

 I comuni del D26 attraverso il  progetto e la sua traduzione in azioni concrete esperiranno una nuova modalità d’intervento.L’ esperienza condivisa costituirà e potenzierà nel distretto una rete, tra enti e strutture, pubblici e privati, capace di dare sostegno e garantire continuità al progetto, oltre che  servire da riferimento territoriale.

Si attiverà un’esperienza territoriale capace di legare   bisogni e risorse, umane e lavorative , e potenziare la rete di cittadinanza attiva 

 

 

DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA’

 

* Nominare un responsabile coordinatore del progetto

* Stabilire rapporti collaborativi prevalentemente con le Cooperative sociali e definire l’impegno reciproco,  ma anche collaborazione, se si avranno sufficienti garanzie  sulla costruzione di percorsi individualizzati attenti alla cura di aspetti etici, umani, solidaristici  e professionali , con  altre imprese territoriali del terzo settore e non.

*   Elaborare protocolli di selezione condivisi tra, gli operatori dei comuni del D26

*  Attivare il gruppo di valutazione per individuare una graduatoria da cui trarre i nominativi dei n°50 utenti che saranno inseriti nel progetto nell’arco dei tre anni.

  *   Definire percorsi personalizzati concordati con gli utenti  per agevolare l’inserimento

  *   Richiedere la collaborazione dei centri per l’impiego, le agenzie di formazione lavoro e sportelli di orientamento multifunzionali per una valutazione delle attitudini personali dei candidati

*   Monitorare l’andamento del progetto 

   

TEMPISTICA

 

- Quattro mesi  per il completamento  e l’attivazione della rete che collaborerà al progetto,  redigere protocollo di selezione, pubblicizzare il bando, iniziare l’accoglimento e la selezione .

-Trentadue mesi, con turni di non oltre 8 mesi di  n°12-13 uomini   per gruppo impegnati  nell’orientamento al lavoro.

 

DEFINIZIONE STRUTTURA ORGANIZZATIVA

 

 

 

 

Costituzione di un gruppo di coordinamento e valutazione composto

da referenti individuati dai comuni del distretto e dall’Istituzione per i Servizi Sociali

 La rete sarà costituita da :

- Comuni del distretto,

- Istituzione per i Servizi  Sociali,

- Centro di Serv. Soc. per adulti dell’Amm. Penitenziaria

- Cooperative Sociali  A , accreditate presso i comuni, coinvolte con procedure concorsuali 

- Cooperative Sociali B iscritte all’albo e accreditate ai sensi dell’art.5 della L.381/91 

- Altre imprese operanti sul territorio D26

-  Centri per l’impiego  e altre agenzie accreditate

 

 

COMUNICAZIONE

 

Gli operatori del pubblico e del privato sociale si accorderanno su nuove prassi comunicative integrate che consentano immediati riscontri.

  Sarà diffusa sul territorio del distretto  comunicazione dell’intervento.

Sarà attenzionata  la comunicazione con i destinatari del progetto, anche nell’ottica di una sempre maggiore trasparenza amministrativa.

 

BUDGET

 

€ 200.000,00 interamente spesi per finanziare le borse lavoro comprensive di oneri assicurativi

  B.L.      € 500,00  x  8 mesi  x  50 utenti    

 

CONTROLLI

E VALUTAZIONE

 

* Verifica e controllo individuale della rispondenza ai criteri stabiliti per la selezione

* Monitoraggio dell’andamento del progetto

* Numero di uomini che completano il percorso

* Numero di uomini che permangono nel posto di lavoro o trovano altri inserimenti lavorativi al completamento degli otto mesi previsti dalla borsa lavoro.

 

IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI E DELLE RISPOSTE

 

Difficoltà all’atto della selezione per la sovrabbondanza delle richieste e per eventuali ipotizzabili pressioni sugli operatori addetti alla selezione.

            Risposte

Chiarezza nell’individuare preventivamente i requisiti di ammissione al progetto.

Una commissione di operatori- selezionatori mista tra il pubblico e il privato, coinvolti, con l’apporto di un garante proveniente da altra amministrazione pubblica individuato, e a costo zero.