AREA DISABILITA’ e SALUTE MENTALE |
Consolidamento,
sviluppo e miglioramento AZIONE cod. B4 – B1 LIVEAS DISTRETTO 26 |
Intervento
n° 9 |
TITOLO AZIONE |
Assistenza Domiciliare Personalizzata |
OBIETTIVI |
Gli
interventi di assistenza domiciliare a favore dei disabili finora assicurati
rappresentano una percentuale ridotta rispetto al fabbisogno evidenziato in
tutto il distretto socio-sanitario 26. La
rete dei servizi, pur articolata e diffusa, non risulta più adeguata a
sorreggere la forte domanda delle famiglie rispetto alle difficoltà a
gestire problematiche a volte molto complesse, derivanti sia dalla gravità
della disabilità sia dall’invecchiamento, e a volte dalla inabilità, degli
stessi genitori. L’incremento
degli interventi di assistenza domiciliare personalizzata dovrà privilegiare
gli interventi a favore di minori e adulti con disabilità psico-fisica o
disagio psichico grave, dei disabili soli e di quelle situazioni in cui i
familiari non sono più in grado di fornire adeguato supporto. Obiettivi generali ·
riconoscere e promuovere
la funzione centrale della famiglia; ·
garantire il
diritto da parte della persona disabile ad abitare nel luogo in cui ha scelto
di vivere e costruire relazioni significative; ·
sviluppare e
migliorare i servizi per la domiciliarità sulla
base di progetti personalizzati; ·
offrire
sostegno alle famiglie in un’ottica più ampia che rispetti il soggetto nella
sua interezza considerando i bisogni relazionali, di autonomia ed
emancipazione (ricostruire il senso di
appartenenza alla comunità); ·
favorire e
promuovere le iniziative solidaristiche tra
famiglie che hanno al loro interno persone disabili ed altre che possono dare
parte del proprio tempo a supporto; ·
formazione
continua del personale dei servizi sociali e sanitari con il coinvolgimento
del volontariato. Obiettivi specifici del servizio di Assistenza Domiciliare per le famiglie con figli minori disabili: ·
offrire spazi
e tempi di sosta ai genitori; ·
sostenere i
familiari nella comprensione delle problematiche del figlio disabile; ·
individuare
risorse di sostegno sia all’interno del nucleo familiare o della famiglia
allargata, che nella comunità locale Obiettivi specifici del servizio di Assistenza Domiciliare per adulti: ·
rendere possibile
la permanenza a casa propria dei soggetti
in condizione di non autosufficienza; ·
ridurre o
contenere stati di non autosufficienza, malessere ed emarginazione fisica,
psicologica e relazionale; ·
sostenere la famiglia nei suoi compiti di cura; ·
individuare
risorse di sostegno sia all’interno del nucleo familiare o della famiglia
allargata, che nella comunità locale. Destinatari: Soggetti
minori e adulti con handicap medio-lieve, grave e
gravissimo e utenti con disagio psichico. Si stima di incrementare il
Servizio del 15%. |
STRATEGIA |
Nel
triennio considerato, vista l’esiguità delle risorse, si potrà prevedere di rimodulare gli interventi già attuati secondo progetti personalizzati che prevedano una flessibilità sia negli orari che
nell’attività di cura e si cercherà di integrare i servizi di trasporto,
l’accoglienza nei centri diurni e l’accoglienza residenziale, anche
temporanea, affinché il nuovo servizio risulti integrato e coordinato con la
rete dei servizi socio-sanitari del territorio. Dal processo strategico che sarà attivato per
raggiungere gli obiettivi formulati, ci si attende: · il miglioramento della qualità dell’assistenza domiciliare · l’attivazione del servizio in tutti i comuni del distretto · il soddisfacimento della domanda ·
il miglioramento del livello di
soddisfazione dei soggetti e delle famiglie. |
DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA’ |
Assieme alle prestazioni già previste ed erogate
secondo le normative e gli standard regionali relative a: aiuto per l’igiene e cura della persona, aiuto per
il governo della casa, assistenza infermieristica, attività riabilitativa
domiciliare, sostegno psicologico all’intero nucleo familiare, interventi
igienico- sanitari di semplice attuazione, segretariato sociale, disbrigo pratiche
e servizi per la vita di relazione, si
prevede di attivare: · un percorso di co-progettazione
con tutti i referenti: operatori dei servizi sociali e sanitari pubblici e
privati, il soggetto e la famiglia; ·
il costante monitoraggio e la verifica
dei progetti personalizzati; · la partecipazione di
volontari alle attività del servizio domiciliare, anche in seguito alla
presentazione di progetti di servizio civile nazionale; · frequenti momenti di
formazione congiunta degli operatori pubblici, del privato sociale e dei
volontari. |
TEMPISTICA |
Il servizio di assistenza domiciliare personalizzata, integrativo del servizio esistente, relativamente al triennio considerato, sarà
erogato in funzione delle esigenze e delle necessità dell’utenza (piani
individualizzati). Per garantire una adeguata assistenza le prestazioni dovranno essere
erogate tutti i giorni, in orario antimeridiano e pomeridiano. |
DEFINIZIONE ATTUALE STRUTTURA ORGANIZZATIVA E RISORSE |
Il servizio di
assistenza domiciliare ai portatori di handicap è attivo nel Comune di
Messina, e nei Comuni del Distretto specificati negli allegati 7 e 8, a cui
si rimanda, in convenzione con cooperative sociali. La
previsione d’impiego del personale per il servizio di assistenza domiciliare
personalizzata si basa attualmente sull’erogazione delle prestazioni per 2-3
ore al giorno per singolo utente. Per rideterminare
l’implementazione del servizio è necessario procedere alla valutazione dei
bisogni di ogni soggetto. Personale previsto: §
assistente sociale §
assistenti domiciliari per
disabili §
infermieri professionali §
volontari Risorse AUSL 5: In relazione alla formulazione dei piani terapeutici integrati ed ai servizi di riabilitazione si procederà in raccordo con i servizi
dell’AUSL 5, che garantisce la collaborazione delle équipes dei servizi di Neuropsichiatria
Infantile, di Riabilitazione, del Dipartimento di Salute Mentale. Modalità di
gestione Indiretta: Terzo Settore / Enti no profit Partner: Associazioni di Volontariato e dei
Familiari. |
COMUNICAZIONE |
La comunicazione sarà
garantita da sistemi di integrazione e raccordo periodici tra i soggetti
coinvolti e in particolare tra i Comuni del distretto, l’AUSL e il terzo
settore. La circolazione e lo scambio delle informazioni sarà utile a promuovere
la diffusione di una cultura del lavoro per progetti personalizzati e
finalizzata alla valutazione dei risultati raggiunti. La realtà associativa
presente nel distretto sarà attivamente coinvolta nella fase di
riprogettazione e implementazione dell’intervento. L’utenza sarà
adeguatamente informata tramite Carta dei Servizi. |
BUDGET ANNUALE POTENZIAMENTO FONDI LEGGE 328/2000 |
La quota assegnata dal
Piano di Zona è di € 386.796,52 e comprende i costi per la
prosecuzione di n. 37 piani personalizzati (art. 39, c. 2, L. 104/92) già
avviati nei Comuni della fascia ionica: Roccalumera,
Alì, Alì Terme, Fiumedinisi, Furci Siculo,
Itala, Mandanici, Nizza di Sicilia, Pagliara, Scaletta Zanclea, ed i
costi per l’implementazione del monte ore di servizio agli utenti di tutto il
distretto. Costo relativo al
potenziamento dell’offerta: 1° anno: totale €. 128.932,17 (per un totale di circa 8.500 ore) 2° anno: totale €. 128.932,17 (per un
totale di circa 8.500 ore) 3° anno: totale €. 128.932,18 (per un totale di circa 8.500 ore). |
CONTROLLI E VALUTAZIONE |
La valutazione si basa sui seguenti indicatori di
efficacia e di efficienza: § rapporto operatori –
utenti § raggiungimento degli
obiettivi rispetto alla valutazione ex ante § Comuni in cui viene
attivato il Servizio di Assistenza domiciliare personalizzata § Riduzione/aumento delle liste
d’attesa § livello di soddisfazione
dell’utente § livello di soddisfazione
della famiglia dell’utente §
incremento/decremento del livello di qualità della vita dell’utente. Soggetti coinvolti nella
valutazione sono gli operatori responsabili del servizio e le équipes dei
servizi di Neuropsichiatria Infantile, Riabilitazione e Salute Mentale, che effettuano
il monitoraggio e la verifica dei risultati raggiunti per l’eventuale
rimodulazione degli interventi programmati. |
IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI E DELLE RISPOSTE |
La tipologia
dell’intervento previsto su tutto il territorio distrettuale potrebbe
interferire con limitati tempi di attesa nella fruizione del servizio a cui
si prevede di ovviare apportando modifiche in itinere al sistema
organizzativo di erogazione. Più in generale i
restanti rischi dovuti alla discontinuità del servizio ed alle inadeguate
comunicazioni fra gli operatori coinvolti possono essere ridotti al minimo
attraverso una formazione continua e congiunta, l’attento e continuo impegno
del personale responsabile e l’adeguata motivazione del gruppo di lavoro. |